Agricoltura e donne. Criticità e opportunità.

Dopo violenze e numerose vittime di caporalato, con la nuova legge, l’Italia ed il suo sistema agricolo sono finalmente più moderni, più equi, più giusti.
L’impegno del sindacato confederale di categoria, sul tema del caporalato, ha incoraggiato l’avvio di un importante percorso che si è concretizzato con l’iniziativa unitaria nazionale di FAI, Flai, Uila svoltasi in Calabria, precisamente a Rosarno il 13 febbraio 2015. Un impegno sociale che è proseguito con iniziative e mobilitazioni, come dimenticare la grande manifestazione nazionale svoltasi a Bari lo scorso giugno.
La legge sul caporalato e sullo sfruttamento del lavoro in agricoltura approvata nel 2016 ha restituito l’immagine di un Paese che tiene nella dovuta considerazione il bisogno, le sofferenze delle persone e la dignità di quanti, attraverso il lavoro, danno senso e significato alla propria esistenza contribuendo a generare reddito e benessere.
Nelle campagne il fenomeno colpisce soprattutto i lavoratori stagionali stranieri e quando si dice caporalato si pensa subito, ed erroneamente, agli uomini reclutati per i lavori pesanti nelle campagne, ma i numeri che riguardano le donne sono spaventosamente preoccupanti.
Difatti, in campagna e nelle serre molte sono le donne che subiscono violenze e vittime di sfruttamento, lavoratrici sulle quali viene esercitato un assoggettamento psicologico che offende la dignità e che ci ha indotto ad un impegno senza precedenti.
Ora in Calabria occorre proseguire lungo la strada intrapresa e rendersi conto che nel contesto agricolo esistono e permangono altri problemi da affrontare e risolvere con il concorso di tutti.
Se con la Legge sul Caporalato si è infatti riusciti a definire una cornice normativa che consente di colpire i fenomeni di sfruttamento del lavoro agricolo ora è tempo di eliminare o cambiare tutti quegli strumenti che consentono “legalmente” di non riconoscere diritti e garanzie piene ai lavoratori e alle lavoratrici.
Il tema è quello dei voucher e di un abuso che ha assunto dimensioni inaccettabili e vergognose. È indispensabile porre un freno all’uso dei voucher, i buoni per il lavoro occasionale, che in agricoltura ha visto un boom nell’anno 2015, oltre il 60% in più rispetto al 2014.
In Italia e in particolare in Calabria la sola repressione non serve, è necessario più coinvolgimento degli Enti Bilaterali Territoriali riconoscendo vera premialità alle imprese che aderiscono alla Rete del lavoro agricolo di qualità, purché dimostrino di essere in regola con la legislazione e l’applicazione dei contratti.
La fase di confronto per il rinnovo dei Contratti Provinciali Agricoli rappresenterà una ulteriore opportunità per valorizzare e sostenere l’importanza strategica del settore primario in Calabria, condividendo tra le parti, l’idea che bisogna prestare particolare attenzione alle condizioni di lavoro delle lavoratrici, spesso costrette a lavorare in condizioni precarie per carenza di idonee strutture igienico sanitario in campagna e tramite la trascrizione di nuove norme contrattuali finalizzate a ridurre quelle difficoltà legate alla conciliazione del lavoro con la cura della famiglia.
Inoltre, riteniamo strategico l’avvio di un Tavolo Regionale sul Comparto agroalimentare che abbia come obiettivo la condivisione di un “Accordo per l’Agroalimentare in Calabria” e che possa rendere più solido e competitivo il sistema agricolo e agroalimentare calabrese, tutelare e valorizzare gli sforzi produttivi, garantisca non solo giusti prezzi per i prodotti agricoli ma anche giuste retribuzioni ai lavoratori e lavoratrici, più attenzione nei confronti delle donne occupate nel comparto.
Come è facile intuire, ed a dispetto di tante populistiche considerazioni, i tempi che viviamo sono quelli in cui un sindacato responsabile, moderno e propositivo, non solo utile ai lavoratori, ma essenziale per l’intero sistema economico e per l’affermazione di principi e valori che riguardano la dignità del lavoro.
Il prossimo Congresso Regionale della FAI Cisl Calabria, che si svolgerà il prossimo 16 e 17 marzo 2017, sarà l’occasione per rilanciare e rafforzare le nostre idee e proposte a favore dei lavoratori, immigrati, e in particolare a sostegno dei giovani e delle donne che nel comparto del settore agricolo oltre all’attività professionale nella raccolta e manipolazione di prodotti agricoli durante le grandi campagne, potranno svolgere un ruolo propositivo per un nuovo orientamento produttivo a favore del settore.
Michele Sapia – Il Segretario Generale