Sapia: «Crisi ambientale è crisi antropologica». Insieme uomini e donne per un obiettivo unico

Negli ultimi decenni la crisi ambientale che ha colpito il mondo è diventata sempre più urgente. Il dissesto idrogeologico, le alluvioni, i terremoti e gli altri fenomeni che si avvicendano quotidianamente sono campanelli d’allarme che dimostrano la tendenza sempre più evidente ad uno sfruttamento non equilibrato
delle risorse naturali e paesaggistiche della terra e la mancanza di cura per l’ambiente in cui viviamo. Crisi ambientale è crisi antropologica, legata ad un modello di sviluppo che non considera la sostenibilità come principio cardine delle attività umane. Occorre eliminare le cause strutturali di una economia che, non rispettando l’ambiente, non rispetta l’uomo. L’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco ci ha aiutato e ci aiuta a riflettere sugli errori dell’uomo nei confronti della Terra e del suolo, intesi non solo come fonte di fattori di produzione, di cibo, di risorse, ma anche e soprattutto come elementi della nostra vita. Un libro che tutti dovrebbero leggere, studiare e mettere in pratica. Creare, scoprire, anche immaginare uno sviluppo sostenibile, fare esperienza di “cura del creato” è
possibile! Nel Nord del mondo, in Europa, in Italia, partendo dal nostro territorio, la Calabria, è possibile non solo costruire un mondo differente, ma è possibile scoprire un mondo differente già costruito nella quotidianità. La FAI Cisl Calabria, infatti, crede fortemente nel valore sociale, economico, occupazionale dell’ambiente in tutto il pianeta ed è impegnata ogni giorno nella tutela dell’ambiente, nella consapevolezza che la terra ed i nostri territori sono feriti dall’uso eccessivo, dall’inquinamento e dall’ingiustificato abbandono. Ecco perché la nostra attenzione è focalizzata sulle risorse naturali e paesaggistiche dei meravigliosi luoghi che ci circondano, sulla valorizzazione delle fonti alternative, rinnovabili e le risorse idriche che la nostra terra ci offre, sul territorio montano e rurale, sulla forestazione che riguarda la sopravvivenza della Calabria la sua possibilità di essere territorio attrattivo e fonte di sviluppo eco-sostenibile e in particolare il ruolo
strategico dei forestali calabresi, uomini e donne, che svolgono un ruolo importante di manutenzione e tutela ambientale che molto spesso divengono dei veri “birilli sociali” attaccati da trasmissioni televisivi e luoghi comuni che esprimono una grossolana incompetenza. Uomini e donne che sono vittime di un sistema forestale debole da rilanciare e sostenere come più volte denunciato e proposto dalla Fai Cisl. Quando si parla di forestali si pensa al lavoratore uomo, invece in alcuni cantieri della nostra regione lavorano anche molte donne che in maniera professionale svolgono questo strategico lavoro in montagna e per il bosco con passione e attenzione. La FAI Cisl Calabria è convinta che il ruolo delle donne sia fondamentale rispetto al destino delle future generazioni, come mamme e casalinghe, ma anche per la difesa ambientale che per noi della FAI Cisl è un valore assoluto e indispensabile per garantire un futuro al nostro Paese. Ecco perché insieme uomini e donne della FAI Cisl Calabria proponiamo di essere attori per il cambiamento, di abitudini e costumi che hanno un impatto negativo sull’ambiente. Il confronto sindacale svolto in Regione Calabria nei giorni scorsi, fortemente voluto e richiesto dalla nostra Federazione Regionale, ha prodotto un primo risultato, la condivisione di avviare la fase di rinnovo del Contratto Integrativo Forestale scaduto nel 2011. A tal proposito abbiamo costituito una commissione interna FAI Cisl Calabria che sta elaborando la piattaforma del CIRL Forestale tenendo conto di vari aspetti, nuove norme e nuovi articoli che riguardano per la prima volta anche le donne del settore forestale. Inoltre, va salutata con soddisfazione la volontà del Governo di istituire una Direzione forestale nazionale presso il Mipaaf e di realizzare una Legge di riordino sulla quale va incardinata anche la questione del rinnovo del CCNL Forestale negato da cinque anni per la mancanza di una controparte pubblica. Inoltre, condividiamo e sosteniamo l’idea del segretario generale della FAI Cisl, Luigi Sbarra, che il Piano
Casa Italia debba far leva anche sui comparti della forestazione e della bonifica con iniziative che esaltino il ruolo dei lavoratori nella messa in sicurezza del suolo, delle falde acquifere, della stabilità idrogeologica del Paese. Serve un piano pluriennale per la messa in sicurezza del territorio nazionale. Successivamente la fase congressuale sarà necessario avviare iniziative e momenti di confronto con giovani e studenti sul delicato tema del clima, dell’ambiente, il valore dell’Enciclica di Papa Francesco e il ruolo dei lavoratori idraulico forestali in Calabria. Il compito della FAI Cisl, in questa delicata fase della storia dell’umanità, è quello di offrire un costante contributo per valorizzare il presidio umano delle aree interne, favorire nuovi processi a favore della tutela del territorio, e infine porre come priorità la valorizzazione delle risorse ambientali della nostra terra per la realizzazione di nuove opportunità lavorative per tanti giovani calabresi.