Psr 2014/2020, buone performance ma effetti da valutare
Nonostante un’ottima performance di spesa, che ha raggiunto il 32,2%, la Fai Cisl chiede di rilanciare il confronto tra sindacato, parti datoriali e Regione. Preoccupano i tempi per la definizione delle graduatorie e l’assegnazione delle risorse.
Il PSR (Programma di Sviluppo Rurale) è lo strumento di programmazione comunitaria basato su uno dei fondi SIE, il FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale), che permette alle singole Regioni italiane di sostenere e finanziare gli interventi del settore agricolo- forestale regionale e accrescere lo sviluppo delle aree rurali.
Il Piano di Sviluppo Rurale è un documento strategico con una dotazione finanziario in grado di ridefinire il volto dell’agricoltura calabrese e rilanciarne la crescita.
Partiamo dai due numeri, sull’agroalimentare è senz’altro positivo il fatto che la Calabria si attesti tra le regioni con la migliore performance di spesa per il Psr, più di 350 mln di euro di spesa certificata a fine 2018 ,il 32,2% della dotazione finanziaria.
Poco meno di mille i primi insediamenti di giovani finanziati.
Sono dati senz’altro positivi ma che nascondono una realtà più complessa, all’attivazione delle misure ed alla pubblicazione dei bandi (con risorse dunque impegnate) continua infatti a corrispondere una tempistica ancora troppo lunga per la definizione delle graduatorie e per la materiale assegnazione delle risorse.
A ciò va aggiunta la circostanza dei ritardati pagamenti dovuti all’inefficienza di Agea e del sistema informatico nazionale ed in Calabria si aggiunge anche la trafila dell’organismo pagatore regionale Arcea.
La Fai Cisl Calabria è impegnata nel sollecitare il Dipartimento regionale, l’obiettivo è quello di essere più coraggiosi affrontando quei problemi che ancora limitano le potenzialità agricole regionali; occorre rilanciare il confronto tra sindacato, parti datoriali e Regione e farlo attraverso quel Tavolo Agroalimentare che riteniamo essere il luogo più adeguato per valutare la realtà attuale del Psr e soprattutto la sua modulazione in ordine alle esigenze del sistema agricolo calabrese.