Agroalimentare, Sapia: “Occorre fare sistema per valorizzare il Made in Calabria”

Appello del segretario generale di Fai Cisl nel corso del dibattito sulla dieta mediterranea che si è svolta a Cosenza: “Ai prossimi candidati alle regionali chiederemo maggiore attenzione per il comparto”
COSENZA – “È necessario fare sistema per consentire al settore agroalimentare calabrese di essere conosciuto ed apprezzato su tutte le tavole non solo italiane”. Lo ha sostenuto Michele Sapia, segretario generale di Fai Cisl Calabria a margine del dibattito ‘Il valore della dieta mediterranea. Per la persona, per il lavoro’. Un’iniziativa regionale organizzata assieme ad altre Federazioni della Cisl, la Usr Cisl Calabria, all’associazione nazionale Cas.sa Colf ed esperti, all’interno dell’Expo Senior-junior-baby 2019, e che si è svolta venerdì 18 ottobre nel Chiostro di San Domenico a Cosenza. I lavori aperti del segretario generale della Ust Cisl di Cosenza, Giuseppe Lavia, hanno registrato gli interventi oltre che dello stesso Michele Sapia, di Ennio Avolio (ricercatore Unical e Tor Vergata), Cosimo Piscioneri (segretario generale Fnp Cisl Calabria), Saverio Bruni (nutrizionista), Rosetta Raso (vicepresidente nazionale Cas.sa Colf) e Fortunato Lo Papa (segretario generale Fist Cisl Calabria). Il dibattito è stato concluso dal segretario generale della Usr Cisl Calabria, Tonino Russo. “Riteniamo – ha detto Sapia – che la dieta mediterranea non è solo cibo ma interazione, paesaggio, tradizioni, ambiente e lavoro. Insomma un enorme potenziale economico e sociale per i nostri territori, ma rappresenta anche l’occasione di riscatto sociale di intere aree che dalle numerose produzioni agroalimentari di qualità potrebbero trarre le energie per ripartire uscendo così dalla condizione di marginalità in cui sono cadute. Questo nella consapevolezza di quanto sostenuto dal segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota a Matera durante iniziativa nazionale Fai bella l’Italia: non può esistere cibo senza terra. Ed i nostri territori, le nostre aree coltivate così come il nostro mare e le nostre montagne hanno quelle specificità che garantiscono produzioni di alta qualità”. “Per realizzare tutto questo – ha detto ancora Sapia – è fondamentale delineare e sostenere progetti e nuovi investimenti in infrastrutture, nella commercializzazione, distribuzione e considerare di più e meglio l’importanza del presidio umano nelle aree interne e sul territorio, il lavoro degli operai forestali, addetti all’irrigazione e del sistema allevatoriale per l’intera filiera dell’agroalimentare calabrese. Inoltre, sarà utile, per fare massa critica, praticare e sostenere il confronto tra i vari attori del sistema agroalimentare, le istituzioni e la politica. Occorre realizzare un accordo regionale intersettoriale agroalimentare, ambiente, terzo settore, commercio, distribuzione”. “Questo con obiettivo principale – ha sottolineato – di sostenere il lavoro di qualità e valorizzare le eccellenze del Made in Calabria dell’agroalimentare, così come le acque calabresi sia fuori il territorio regionale che nelle strutture ricettive e attività commerciali calabresi”. “La strategia da seguire – ha proseguito – deve tendere dunque a raggiungere tre target: fare sistema, ottenere il riscatto sociale dei territori e bloccare la fuga dei giovani dalla Calabia. Ma ora è il momento di passare ai fatti e non soffermarsi solo ai buoni propositi”. Da qui l’appello. “Ai candidati alle prossime elezioni regionali in Calabria – ha concluso Sapia – chiediamo più attenzione e confronto sul settore agroalimentare per valorizzare il lavoro di qualità e le eccellenze dell’agroalimentare, e tutelare il territorio”.
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