Sindacati regionali e territoriali contro il Consorzio di Vibo Valentia: “Su Cisoa accordi violati”.
L’indisponibilità del Consorzio di bonifica Tirreno Vibonese ad anticipare il pagamento della Cassa Integrazione speciale per gli operai agricoli (Cisoa) ai propri operai forestali, anche loro colpiti dalla crisi economica legata all’emergenza Covid, ha suscitato una dura presa di posizione dei segretari generali regionali e territoriali dei sindacati del settore agricolo-forestale (Michele Sapia e Daniele Gualtieri per la Fai-Cisl, Bruno Costa e Battista Platì per la Flai-Cgil, Nino Merlino e Pasquale Barbalaco per la Uila-Uil). «La decisione del Consorzio vibonese di applicare la Cisoa con modalità di pagamento diretto non è in linea con le decisioni assunte in sede di “conference call” tra i sindacati, l’Associazione Urbi-Anbi Calabria e l’assessore alla Forestazione Gianluca Gallo, in cui si è convenuto di garantire, in ossequio a quanto previsto dal Contratto Integrativo Regionale per gli operai idraulico forestali, la copertura del corrispettivo per ciascuno lavoratore pari al 100% alla stregua della normale retribuzione. Tutti i Consorzi di Bonifica della Calabria hanno attivato la Cisoa per gli operai idraulico forestali con modalità di pagamento a conguaglio, con anticipazione quindi da parte del datore di lavoro, ad eccezione del solo Consorzio di Bonifica Tirreno Vibonese che, tra l’altro, non ha inviato nessuna informativa sull’attivazione della Cisoa in merito alle organizzazioni sindacali territoriali. Si precisa che solo dopo richiesta di delucidazioni a firma delle organizzazioni sindacali territoriali del 20 aprile scorso “Comunicazione delle segreterie regionali indirizzate all’assessore di competenza”, il Consorzio in oggetto ha comunicato e ribadito la volontà di applicare le modalità di pagamento diretto, non tenendo così in alcuna considerazione sia dei principi di cooperazione, sia delle norme contrattuale in materia che tra le parti ha forza di legge. Ribadiamo, non può esserci alcuna determinazione unilaterale da parte del Consorzio».
Per questo i segretari generali regionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Uil hanno inviato una ulteriore comunicazione al Consorzio di bonifica di Vibo Valentia ribadendo la necessità di applicare il contratto integrativo regionale in vigore, che impegna ad osservare le modalità convenute, in applicazione dell’art.35.
Le segreterie in mancanza d risposte hanno annunciato l’avvio di tutte le iniziative e procedure sindacali a tutela dei lavoratori. Inoltre, i segretari territoriali evidenziano che «non è la prima volta che le organizzazioni sindacali sono costrette con questa struttura consortile a scontrarsi a causa di un atteggiamento autoreferenziale, carenza di confronto, e di assoluta chiusura rispetto alle normali quanto necessarie relazioni sindacali. Ancora una volta le decisioni vengono assunte in maniera unilaterale, violando anche i più basilari principi di condivisione, oltre che il dovere di informazione preventiva alle organizzazioni sindacali previsto dal contratto. Una gestione che non risponde alla necessità di garantire l’efficienza del settore e la dignità dei lavoratori, soprattutto in un momento così delicato per la tenuta sociale ed economica del Paese e della nostra regione».