Lavoro irregolare, Webinar FAI Cisl e Anolf Calabria su regolarizzazione migranti nell’agroalimentare
LAMEZIA TERME, 19 GIUGNO 2020 – Si è svolto questa mattina, in videoconferenza il webinar organizzato dalla Fai Cisl Calabria e dall’Anolf Calabria in collaborazione con la Fai Cisl e Anolf nazionali, dal titolo: “Focus Regionale Decreto Rilancio – Aspetti giuridici e procedure di regolamentazione dei lavoratori migranti del settore agroalimentare”.
Hanno introdotto i lavori del Webinar regionale Michele Sapia, segretario generale della Fai Cisl Calabria e Marian Dudut Presidente del’Anolf Calabria.
Oltre ai dirigenti e operatori della FAI Cisl Calabria e dell’Anolf Calabria hanno partecipato il Segretario Nazionale Fai Cisl sennonché Presidente Nazionale dell’Anolf Mohamed Saady, del Segretario Generale dell’USR Cisl Calabria Tonino Russo, del Coordinatore Regionale dei Servizi Cisl Calabria Pino de Tursi, del Presidente Regionale Caf Cisl Francesco Iaquinta e del Responsabile Regionale Inas Cisl Gennaro Madera.
Nella sua introduzione, il Segretario Generale della Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, ha sottolineato la difficile situazione dei lavoratori nel settore agricolo e alimentare regionale. «In Calabria il 30% del totale degli addetti in agricoltura, secondo le ultime stime, sono vittime di sfruttamento e caporalato, una situazione che nuoce l’intero sistema agricolo calabrese. La recente operazione “Demetra”, che ha portato allo smantellamento di una rete di caporali, dimostra ancora una volta come in Calabria ci sia bisogno dell’applicazione integrale della legge 199 del 2016, di più prevenzione, di informazione sui campi e nelle scuole e di sostenere l’importanza della contrattazione e bilateralità.
In riferito ai lavoratori migranti ha poi evidenziato che è veramente emblematico come questi lavoratori, per anni considerati “invisibili”, ora, dopo che le conseguenze economiche causate dal coronavirus fanno sentire i loro effetti nella produzione agricola, siano al centro dell’attenzione. Per la Fai Cisl Calabria nessun prodotto può dirsi di qualità e di eccellenza se non scaturisce dal lavoro dignitoso, ben retribuito e svolto in sicurezza. Serve più confronto a livello regionale e ulteriori servizi sul territorio per i lavoratori e migranti del sistema agroalimentare, per questo, assieme all’Anof Calabria, abbiamo deciso di attivare uno primo sportello in Calabria “Fai-Anolf” a Lamezia Terme per esprimere vicinanza ai tanti lavoratori agricoli migranti e non, e così offrire ulteriori tutele ad assistenza. È di fondamentale importanza – ha concluso il rappresentante sindacale – affrontare il problema dello sfruttamento sui campi assieme a tutti gli attori del settore, insieme istituzione politica regionale, parti sociali, il mondo dell’associazionismo, associazioni datoriali e così condividere tramite il confronto un protocollo regionale contro lo sfruttamento e caporalato in agricoltura. Inoltre sostiene Sapia l’iniziativa odierna, come in altre parti d’Italia, ha un valore importante per cercare di sostenere tutti coloro che oggi lavoravano senza un contratto di lavoro».
Mentre, Marian Dudut, Presidente Regionale dell’Anolf Calabria nel suo intervento ha evidenziato che «l’integrazione e assistenza ai lavoratori stranieri immigrati sono obiettivi prioritari per la nostra associazione. Con la FAI Cisl Calabria nel 2018 abbiamo condiviso un percorso siglando una importante convenzione, consapevoli che il lavoro tutelato sia la base su cui poggiare ogni programma di integrazione».
La videoconferenza, che ha registrato un ampio e partecipato dibattito, è continuata con l’analisi congiunta dell’articolato del Decreto Rilancio e Decreto Sicurezza del 2018 in tema di permesso di soggiorno, con il Presidente Regionale dell’Anolf Campania Khalid Saady, che ha concentrato il suo intervento sugli aspetti tecnici e risposto, nel dettaglio, alle domande poste sul tema dai partecipanti.
Le conclusioni sono invece state affidate al Segretario Nazionale Fai Cisl sennonché Presidente Nazionale dell’Anolf Mohamed Saady, che ha sottolineato l’impegno della Federazione nazionale per l’inserimento nel Decreto dell’art.103. «Siamo soddisfatti per quanto ottenuto ma avremmo voluto che la platea dei beneficiari fosse stata più ampia e che fossero stati coinvolti molti più settori produttivi, ma, anche a causa dell’opposizione di una parte delle forze politiche di Governo, non è stato possibile. Il tempo per presentare le domande di emersione dei rapporti di lavoro irregolari, inizialmente molto breve, grazie alla proroga di qualche giorno addietro si potranno informare più lavoratori migranti del settore agroalimentare. Sarà necessario che la Fai Cisl ad ogni livello assieme alla rete dei Servizi Cisl dovranno lavorare in sinergia e dare un forte contributo in questo senso. Convinti che insieme si può fare un buon lavoro a favore dei più deboli anche in questa occasione, cogliendo le opportunità del Decreto Rilancio per dare sostegno a molte persone e lavoratori invisibili».