“Ancora una volta siamo costretti a denunciare una gestione dei fondi nel consorzio ex Valle Lao, che definire poco oculata è un eufemismo. Apprendiamo, infatti, della decisione della deputazione amministrativa dell’Ente consortile di voler procedere all’assunzione di ulteriori unità lavorative, mentre dipendenti attualmente in forza al consorzio vantano ancora quattro mensilità non erogate”. È quanto sostengono i rappresentanti sindacali di Fai Cisl e Filbi Uil in una nota diffusa per l’occasione. Gli stessi rappresentanti sindacali chiedono ai vertici di dar conto sulla situazione alle organizzazioni sindacali e allo stesso personale. “Sia chiaro affermano i segretari generali delle Federazioni territoriali di Cosenza Fai Cisl e Filbi Uil, rispettivamente Antonio Pisani e Antonio Bloise non siamo contrari a nuovi reclutamenti, ma non possiamo restare indifferenti quando i diritti professionali e retributivi dei lavoratori vengono così palesemente messi ai margini.

Il nuovo bando per l’assunzione a tempo determinato di due figure lavorative è soltanto l’ultima tessera di un mosaico fatto di inefficienze amministrative, artifizi contabili e scarsa capacità di attuare un progetto aziendale di lungo periodo, un percorso virtuoso che abbia come fine il risanamento delle casse dell’Ente consortile e la valorizzazione del personale dipendente”. Ma la situazione, secondo i sindacalisti è di altro tenore. “Ritardi nei pagamenti, onorari per consulenze professionali esterne pagate profumatamente, conferimento degli incarichi legali ad avvocati esterni malgrado vi sia in organico un avvocato con patrocinio dinanzi alle magistrature superiori; tutte spese straordinarie non supportate da un Bilancio di Previsione validamente adottato visto che l’Ente opera in regi me di Bilancio provvisorio e, pertanto, in dodicesimi e solo per le spese ordinarie.

Questa amministrazione – rilevano i sindacalisti – pare abbia intenzione di trasformare contratti di lavoro a tempo indeterminato in rapporti a tempo determinato, previsioni che queste organizzazioni sindacali territoriali ritengono inaccettabili e che, pertanto, continueremo a osteggiare con tutti gli strumenti a nostra disposizione”. Una situazione finanziaria difficile. I sindacalisti invitano ad “evitare che lo sbilancio tra attivo e passivo,

in continuo aumento, raggiunga livelli non più rimediabili. Non è più tollerabile che lo stato di emergenza da situazione straordinaria continui ad essere la vita ordinaria di questi consorzi di bonifica, bisogna immediatamente iniziare ad invertire questa tendenza, non è possibile che il prezzo più alto venga sempre pagato dalle lavoratrici e dai lavoratori che, è bene ricordarlo, anche in questi mesi durissimi non hanno mai fatto mancare il loro contributo”.